Niente rogito, slitta ancora l'acquisto del Como. Ma c'è un termine perentorio, venerdì 31, per l'atto conclusivo che porterà alla definitiva acquisizione della società da parte di Akosua Puni. Alla base del terzo rinvio, ancora problematiche tecniche legate al bonifico in partito dall'Inghilterra nei giorni scorsi.

Si cerca di minimizzare, anche se qualche brivido freddo sta correndo. Sulla schiena dei tifosi sicuramente, probabilmente anche del curatore fallimentare, che però si dice tranquillo. I soldi che mancano per l'acquisto del Como - 137 mila euro, i primi 100 mila erano il deposito cauzionale per partecipare all'asta - ancora non sono transitati sul conto corrente italiano di Akosua Puni. Niente soldi, quindi niente rogito.

E' il caso di preoccuparsi? Pare proprio di no, anche se il ritardo fa nascere qualche perplessità. In ogni caso, entro venerdì la questione dev'essere conclusa: il 31 marzo è il termine ultimo, previsto dal bando della quarta asta, entro cui rogitare.

Altrimenti, l'"opzione Puni" decadrebbe, con i 100 mila euro già consegnati al Tribunale inevitabilmente persi. O meglio, a disposizione del fallimento. E nessuno si sognerebbe di perdere 100 mila euro per un bonifico arrivato in ritardo...

Questo lo scenario possibile, ma non certo. Le transazioni internazionali di denaro hanno tempi più lunghi rispetto a normali operazioni anche fuori piazza, italiane. Disguido tecnico, anche legato al cambio sterlina-euro. Non resta che aspettare, fiduciosi, l'ok della banca.