Mancava solo il tappeto rosso al Made Club, poi le avremmo viste tutte. Flash, video, interviste, miss e tutto ciò si richiede a un galà. Il Gran Galà del Calcio Comasco. Per una volta, i grandi protagonisti sono stati i calciatori dilettanti, in una serata appositamente studiata per loro da Lariosport.it, il portale dello sport comasco, presentata da Edoardo Ceriani, capo dei servizi sportivi de “La Provincia”.

La "scusa" erano i premi per il Menaggio, squadra dell'anno con 61 punti realizzati nel 2016, e per Marco Rizzo, bomber del 2016 con 25 reti segnate con la maglia della Vasca. In realtà, la serata al Made Club di Como è stata molto di più.

Bomber chiama bomber: sul palco del Made, nientemeno che uno degli attaccanti più promettenti del calcio italiano, Patrick Cutrone, implacabile punta della Primavera del Milan e della Nazionale Under 19. Un comasco di cui si sentirà parlare: in questi giorni è aggregato alla prima squadra, era in panchina contro il Torino nella sfida di Coppa Italia. Bel siparietto con Rizzo, che ha praticamente il doppio dei suoi anni. 

Chi, invece, il professionismo l’ha vissuto per poco tempo, ma lo respira fin da bambino in casa è Andrea Castellini, allenatore del Menaggio e figlio di Luciano, portiere del Torino scudettato nel ’76. Mister e “capopopolo”: il Menaggio è arrivato in massa a Como e ha animato la serata festeggiando come si deve il premio.   

A festeggiare squadra e bomber, in un party con lustrini e paillettes che ha coinvolto tutto il movimento dilettantistico comasco, erano anche invitate le squadre che si sono messe in luce nel girone di andata, in tutte le categorie.

Con loro, anche una rappresentanza della Como 2000. C'era Italo Presutti, padre del portiere Rossella e responsabile del settore giovanile: «Grazie noi – ha detto ironico -, Como ha una squadra di calcio in serie A». E il recente successo contro il Tavagnacco ha ridato speranza in ottica salvezza.

Ed è stata una bella serata anche per il mondo degli arbitri. C’erano i vertici della sezione “Riella” di Como, con il presidente Matteo Garganigo, il responsabile del corso arbitri e fischietto in serie D, Alessandro Di Graci e Maurizio Franco: tra un cocktail e l’altro, c’è stato modo anche per un confronto con i giocatori e i tecnici intervenuti.

E c’erano anche due “vecchi” arbitri, che la serie A l’hanno vista davvero, come Emilio Ostinelli, ora designatore. E Luca Marelli, commentatore tv: «La mia partita più bella? Non l’esordio in serie A, ma la finale playoff di Serie C, Napoli-Avellino».

Bomber, portieri, mister, presidenti, praticamente non mancava nessuno. C’era anche il capitano dell’Arcellasco, Erik Rossetti, premiato la scorsa estate con il “Pallone d’oro Lariano”, premio assegnato da Lariosport al calciatore dell’anno. Qualcuno al Made ha azzardato qualche “candidatura” per il giocatore del 2017. Ma, per questo, bisognerà attendere come sempre il mese di luglio, quando Lariosport chiuderà le votazioni.

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