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Vela: tutto pronto a Mandello del Lario per la quinta edizione dell'Alfio Cup
Il trofeo velico dedicato al grande campione Peraboni, da venerdì 8 luglio
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Mer 6 Luglio 2016 11.30
Vela
Mandello del Lario,

Torna anche quest’anno l’atteso appuntamento con l’Alfio Cup, il trofeo velico dedicato ad Alfio Peraboni. A sei anni dalla scomparsa del “Pera” amici e appassionati si ritroveranno a Mandello da venerdì 8 a domenica 10 luglio per celebrare con una regata il ricordo di un fuori classe che ha lasciato un grande vuoto nel mondo della vela.

 

 

 

 

Negli anni Ottanta, a prua di una Star, il campione mandellese ha fatto sognare generazioni di velisti, riuscendo a far rivivere, in coppia con Giorgio “Dodo” Gorla, le imprese epiche di Straulino e Rode. Con una medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, un Bronzo a Los Angeles nel 1984, un primo posto ai Campionati Mondiali in Portogallo, e tre primi posti ai Campionati Europei, la coppia Dodo-Pera ha fatto tornare grande la vela italiana.

Anche a Mandello, Peraboni ha lasciato una profonda traccia. Da qui infatti ha mosso i suoi primi passi come prodiere, in coppia con Giorgio Gorla, e qui ha concluso i suoi ultimi anni. Non era raro incontrarlo durante le regate e gli allenamenti organizzati dalla Lega Navale e dai circoli velici lariani. Il grande Alfio Peraboni, con la sua stazza immensa, la sua passione, competenza e la sua classe di prodiere ineguagliabile, aveva indubbiamente la pasta del grande atleta. Alla fine di una carriera olimpica stratosferica si era dedicato negli ultimi anni ad altri aspetti della vela, come la sperimentazione di materiali ultraleggeri, mantenendo sempre lo stesso carattere agonistico e impetuoso. Con la battuta sagace sempre pronta, l’irruenza appassionata e ironica che gli erano proprie, e quel sacro fuoco che gli continuava a bruciare dentro, impedendogli di stare lontano dal mondo della vela, Peraboni ha continuato ad allenare giovani velisti, non lesinando consigli e trucchi del mestiere.

Per ricordarlo, a scendere in acqua dall’8 al 10 luglio saranno le classi Platu 25, Finn, la classe Libera Cabinati e le Star che hanno consacrato Peraboni due volte medaglia olimpica e una volta campione del mondo.     Dopo il successo delle precedenti edizioni, anche quest’anno il Trofeo Alfio Cup sarà organizzato dalla Lega Navale di Mandello,   l’appuntamento coincide con la seconda tappa del Circuito Nazionale Platu 25, classe che fa base a Mandello e che schiererà sulla linea di partenza alcuni equipaggi che con l’Alfione avevano stabilito un rapporto molto speciale. Tra loro i ragazzi di “Enjoy” armata da Michele Azzoni e di  “Pirillina” di Claudio e Mauro Fasoli che hanno avuto la fortuna di averlo come allenatore e come amico.

 L’appuntamento è per venerdì 8 luglio per la  classe Platu 25. Da sabato 9 luglio scenderanno in campo anche Star, Finn e le imbarcazioni di Classe libera: la partenza è prevista per le ore 13.  Sabato alle ore 19.30 è in programma una cena aperta a tutti, che si svolgerà presso la Lega Navale di Mandello. Come negli anni precedenti, questo momento di convivialità sarà l’occasione per ricordare le imprese sportive e la grande simpatia del “Pera”.

Domenica 10 luglio, le imbarcazioni OneDesign scenderanno di nuovo in acqua, con ultimo segnale Platu 25 stabilito alle 14.30 e ultimo segnale per Star e Finn alle ore 16.30. Seguirà premiazione con consegna al vincitore del trofeo in palio una preziosa scultura creata dall’artista Velasco Vitali intitolata “Vento”. Anche quest’anno l’evento sarà sponsorizzato dall’amico di Alfio, Giulio Azzoni, della “ Azzoni  Forniture Industriali” di Lecco.

 

 

 

Curriculum Alfio Peraboni

Alfio Peraboni è nato a Monza l’8 maggio 1954. In seguito si era trasferito con la famiglia a Mandello, dove si dedicò all’atletica partecipando a varie competizioni agonistiche e distinguendosi per disciplina e resistenza fisica. Decise poi di avvicinarsi al basket e approdò alla corte dell’Elettromeccanica Lecco del presidente Giuseppe Puglisi. In quella squadra fece subito faville, mostrando di avere la tempra.

Nel 1972 fu ceduto, con un’operazione per quegli anni clamorosa, alla “Pallacanestro All’Onestà”, la seconda squadra di Milano, che lo portò a debuttare in serie A. In seguito, una serie di situazioni negative gli fecero però prendere la decisione di lasciare il basket.

A Mandello qualche tempo dopo avvenne l’incontro con quella che sarebbe diventata la grande passione della sua vita, la vela. Grazie all’ingegner Giulio Cesare Carcano, progettista alla Moto Guzzi, e al costruttore di barche Danilo Folli, Alfio salì per la prima volta su una barca della classe Star come prodiere del piemontese Giorgio “Dodo” Gorla, un ex finnista farmacista di professione.

Nacque così, quasi per caso, uno tra i migliori equipaggi di tutti i tempi. I due, coniugando precisione e potenza, cominciarono a vincere tutto, a collezionare medaglie e onori.

Alle Olimpiadi di Mosca del 1980 vinsero il bronzo e quattro anni dopo, ai Giochi di Los Angeles ecco un altro prestigiosissimo terzo posto. Gorla e Peraboni riportarono così in vita le imprese epiche (e mai più ripetute) di Straulino e Rode, che avevano vinto il titolo mondiale nella classe Star nel 1956.

Nel 1984 a Villamoura, in Portogallo, “Dodo” e Alfio salirono sul gradino più alto del podio ai campionati mondiali e in seguito si aggiudicarono tre campionati europei. Nel loro palmarès figurano altresì cinque titoli italiani. Poi, il 12 gennaio 2011, il dramma: Peraboni muore a soli 56 anni in seguito a emorragia cerebrale.

 

3° Olimpiadi di Mosca 1980 medaglia di bronzo

3° Olimpiadi Los Angeles 1984 medaglia di bronzo

5° Olimpiadi Seul

1° Campionato del mondo 1984 (Villamoura 1984)

1° Campionato europeo 1985 (Copenhagen)

1° Campionato europeo 1987 (Torbole)

1° Campionato europeo 1993 (Anzio)

1° Campionato italiano 1981 (Napoli)

1983 (Punta Ala)

1986 (Dervio)

1988 (Napoli)

 

 

 

 

 


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