Venerdì si conclude il campionato del Como, ma è chiaro che l'attenzione dei tifosi sia già rivolta alla prossima stagione. C'è un po' di preoccupazione, perché la società finora non ha ancora fatto trapelare nulla sulle proprie intenzioni. Un'attesa, forse anche dettata da possibili trattative per la cessione - si è parlato di un gruppo di imprenditori romani non meglio identificati -, certo è che i tempi si restringono e non ci sono ancora indicazioni: allenatore, giocatori, ritiro, abbonamenti, questi i punti principali all'ordine del giorno.

Ed è naturale pensare che sia il nome dell'allenatore il primo nodo da sciogliere. Resterà Cuoghi? Difficile. Non per altro, ma perché non ha ancora avuto cenni da parte della società. Ma il tecnico modenese ha convinto.

Capitolo giocatori, intricatissimo. Nel senso che tre quarti della squadra lascerà Como, tra chi è in scadenza di contratto e chi rientrerà alla base dopo il prestito. 

Ma dal mazzo escono cinque nomi più uno: Ambrosini, Giosa, Marconi, Fietta, Cristiani hanno un altro anno di contratto con il Como. E poi c'è Le Noci, il cui contratto scade nel 2018 e rientrerà da Teramo, dove ha vissuto una stagione praticamente sempre in panchina.

Il contratto però non basta, perché vanno discussi alcuni punti. E i giocatori, su questo, sono compatti. Anche Ambrosini l'ha sottolineato l'altro giorno: "Non vogliamo lo scontro, ma credo sia giusto che la società ci esponga i suoi piani. L'ultima stagione è stata difficile, sotto tutti i punti di vista e non siamo disposti a viverne un'altra simile". 

Ecco perché l'estate che arriva si preannuncia complicata, in assenza - per ora - di un piano. E a fine giugno c'è l'iscrizione al campionato.