Como,
Lario e Ardita uber alles: vincendo l’ultima gara del girone di andata, si sono laureate a braccetto campioni d’inverno del girone A di Terza categoria.
Due società storiche della provincia comasca tornano finalmente a brillare: i bianconeri di Monteolimpino, fondati nel 1909, non vedono la Seconda da oltre un decennio; la società di via Pasquale Paoli, classe 1939, è dovuta ripartire dall’under 21 dopo la retrocessione nel 2012.
Entrambe si affidano ad allenatori giovani: Massimo Siddi, 41 anni e Antonio Campeglia, 43; entrambe fin’ora hanno conosciuto una sola sconfitta, guarda caso contro la Lainese.
QUI LARIO - La vera sorpresa è la Lario, mai oltre il settimo posto negli ultimi cinque anni, capace in questa stagione di effettuare il salto di qualità senza stravolgere la rosa. «Sono tornati Lorenzato e Fumarola, è arrivato Falabella e a dicembre Pistocchi – è l’analisi del difensore Alessio Basile, in bianconero da sette stagioni -. Ma sono i nostri giovani a essere cresciuti, Ferrucci su tutti, e possiamo vantare una condizione di forma importante: merito del mister, che in settimana ci prepara a dovere».
QUI ARDITA - Non si nasconde invece l’Ardita: «In estate siamo partiti a fari spenti – conferma il presidente Spreafico – ma sapevamo di avere un ottimo organico, coperto in ogni ruolo». Con un Foresti in più nella manica: il portierone classe ’76, ex professionista (ha giocato tra l’altro con Campobasso e Mestre), sta dando una sicurezza incredibile alla difesa: «Finalmente abbiamo coperto un ruolo vitale – chiosa il presidente -: con un numero uno del genere ne beneficia tutta la difesa». Nel girone di ritorno il torneo promette scintille: Fino Mornasco, Lainese e Porlezzese restano in agguato.
@Lariosport © riproduzione riservata
|