Como,
Brillano le tre “sorelle” comasche in Promozione, nel girone B, l’Arcellasco centra il settimo risultato utile consecutivo vincendo per 2-1 contro il Barzago, convince anche l’Alta Brianza che, grazie a una punizione di Giovanni Bello, si è imposta per 3-2 sul Cavenago, restando in scia della capolista Muggiò.
Ma il poster della domenica lo stacca il Castello, nel girone A, che batte per 3-1 gli Amici dello Sport e, approfittando dei passi falsi delle contendenti ai piani alti, si porta con 19 punti al secondo posto in classifica, in compagnia del Saronno.
È un momento d’oro per i ragazzi di Marco Bertoni che giungono così alla terza vittoria filata e alla quinta gara senza subire sconfitte. Il secondo posto, il massimo a cui, pare, si possa ambire nel girone A comandato dalla corazzata Solbiatese: squadra imbattuta e costruita per ben altre categorie – il tridente Scapinello, Anzano, Torraca lo testimonia -.
Ma i canturini sono lì, a meno sette dal primo posto e, dopo le recenti uscite, in piena fiducia: «Domenica abbiamo giocato da squadra, forse la nostra miglior partita da inizio anno. La nostra forza è quella di crescere partita dopo partita – esordisce Emanuele Pappalardo, anche ieri in gol con il Castello -. Sono davvero soddisfatto, stiamo aggiungendo un mattone alla volta e ogni giornata vedo un gruppo più motivato».
Pappalardo che per il momento è l’arma in più per la squadra di Bertoni e con sette gol segnati tra Coppa e campionato si sta dimostrando il vero trascinatore del Castello: «Fisicamente sto benissimo, durante il lockdown non mi sono mai fermato. Credo che nemmeno a 28 anni ero così pimpante – commenta il classe ’87 -. I gol per un attaccante sono fondamentali e sono davvero soddisfatto di come stia andando fino ad adesso».
Un girone A che, come detto, vede un’assoluta protagonista designata alla promozione in Eccellenza, la Solbiatese: «Contro di loro ero fuori per squalifica e ho avuto modo di vederli con attenzione – continua Emanuele -. Devo ammetterlo che sono davvero di un’altra caratura rispetto a tutti e sul campo stanno dimostrando ampiamente di meritare il primato. Però il calcio è strano e anche le macchine perfette possono incappare in qualche errore, noi se dovesse essere così dobbiamo essere pronti ad approfittarne».
E per Pappalardo, il momento topico nella stagione del Castello deve ancora arrivare: «Tra il 5 e il 12 dicembre avremo tre partite cruciali – conclude -. Credo che dopo quelle sfide potremo capire dove arriveremo».
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