Ora – come ribadito più volte da Tacopina e dalla realtà dei fatti - l’obiettivo è mantenere la categoria per strutturarsi e in un paio d'anni tornare a competere per la promozione.
I primi passi del nuovo corso hanno avuto degli alti e bassi comprensibili, con una grossa differenza tra partite giocate in casa e in trasferta.
Il ritorno dei tifosi allo stadio è stata una nota lieta, visto che la spinta del pubblico è sempre stata un punto di forza per i biancazzurri anche quando militavano in serie A. Al Paolo Mazza la Spal quest’anno non ha ancora perso.
Due vittorie convincenti contro l’attuale ultima e penultima in classifica - Pordenone e Vicenza - e due pareggi contro le più quotate Monza e Parma. Altro dato importante, gli estensi hanno sempre trovato il modo di segnare almeno un gol nel proprio stadio.
Cosa che invece non è riuscita nelle partite giocate fuori casa. Tre sconfitte ad opera del sorprendente Pisa all’esordio stagionale, della Reggina nella quarta giornata e contro la Ternana, in una sfida dove i ferraresi hanno concesso diversi regali agli avversari.
Al rientro dalla sosta, domenica scorsa, è arrivato un non entusiasmante pareggio senza reti a Cittadella, in novanta minuti in cui Vicari e compagni hanno faticato ad imporre le idee di gioco che professa il suo allenatore.
Ad ogni modo, il tecnico catalano non sta deludendo. Piano piano la sua formazione sta acquisendo una propria identità, caratterizzata da una buona attenzione alla fase difensiva e da una vivacità in attacco che la squadra non proponeva da diverso tempo.
Il modulo scelto per esprimere queste qualità è il 4-2-3-1, interpretato (quasi) sempre dagli stessi giocatori.
Il portiere Thiam, promosso titolare dopo la scorsa stagione vissuta da numero dodici, ha palesato qualche incertezza in questo avvio, ma tutto sommato si può definire affidabile.
Davanti a lui la linea difensiva è stata sempre composta dal terzino destro Dickmann, capitan Vicari, il nuovo acquisto Capradossi e Tripaldelli sull’altra fascia.
In mezzo, con Esposito, va segnalata la rinascita di Viviani, arrivato alla Spal ormai quattro anni fa come regista per la serie A e finito poi via via ai margini nelle gestioni successive. Dopo due prestiti anonimi a Livorno e Frosinone, l’anno scorso ha ricominciato a giocare in maglia biancazzurra e proprio a lui Clotet ha consegnato le chiavi del gioco per questa stagione.
Nel tridente sulla trequarti spiccano l’esperienza e la fantasia di Mancosu, finora autore di un gol e un assist messi a segno col Pordenone. Sulle corsie offensive c’è più alternanza: se la giocano i vari esterni Latte Lath, Crociata, D’Orazio e l’ex Primavera Seck, quest’ultimo uno dei volti più interessanti della nuova linea verde dettata da Tacopina.
L’uomo copertina di questa squadra è però il centravanti, altro elemento che è mancato tantissimo nelle ultime stagioni: Colombo, prelevato in prestito dal Milan, è stata un’intuizione estiva del ds Giorgio Zamuner. L’attaccante si può definire una delle più importanti sorprese di questa serie B. Tanta fisicità, un ottimo tiro da fuori e un senso del gol che promette davvero bene.
Finora la punta della nazionale Under 21 ha messo a segno 4 reti ben distribuite e firmato un assist. Sarà lui il pericolo numero uno per la difesa del Como nella sfida di domenica sera, dove Clotet riproporrà quasi sicuramente gli stessi uomini schierati in questi primi due mesi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Thiam; Dickmann, Vicari, Capradossi, Tripladelli; Viviani, Esposito; Latte Lath, Mancosu, Seck (Crociata); Colombo. All. Clotet.
SQUALIFICATI: nessuno
IN DUBBIO: Da Riva